domenica 18 dicembre 2011

14 DICEMBRE 2011

Solo quando vedi nascere tuo figlio, solo quando guardi per la prima volta nei suoi occhi, capisci che è quella la vera felicità. Nient'altro. Sai che hai vissuto fino a quel momento per qualcosa di veramente importante, di unico!

lunedì 12 dicembre 2011

PARCO GIOCHI


L'altro ieri sono uscito con l'amico Speda. Era tanto tempo che non succedeva, ormai è dura trovarsi con i rispettivi impegni di famiglia e lavoro. Solo io e lui in Trinità. Un'ora e mezza piacevolissima. E' stato quasi naturale mentre salivamo ricordare il passato. Noi due abbiamo iniziato ad andare in MTB nel 93, se non ricordo male... forse prima. Oh! sono V E N T A N N I !!!

Il parco della Trinità era dietro casa nostra, l'abbiamo scoperto poco a poco, agli inizi sembrava enorme, abbiamo faticato assieme in quei boschi quasi tutti i giorni, dopo la scuola e più avanti dopo il lavoro. Ancora ricordo quando chiamavo casa dei suoi con il telefono fisso, i cellulari non c'erano: "Sono Alessandro, c'è Mirko?" "Si è in giardino, te lo chiamo... Mirkooo!!! c'è l'Ale!!" quante volte le stesse frasi ripetute. Che nostalgia quel telefono fisso e che belle le attese alla cornetta, si sentivano i passi e i rumori dell'altra famiglia, le porte che si aprivano, lo sbattere veloce e ritmico dei piedi lungo le scale per arrivare in fretta alla cornetta. Adesso tutto questo è sostituito da un SMS.

sabato 19 novembre 2011

UN ALTRO STOP

Eccomi qua, il culo mi fa male ma non per troppe ore in sella e per fortuna neanche per l'altro motivo.... la schiena è dolorante non per lo zaino troppo pesante. Sono stanco ma non per un ascesa lunga e massacrante. Ho un taglio all'addome, chiuso con 8 graffette metalliche...   mi hanno operato di appendicite...  a 35 anni...
Due chirurghi operano un maiale, immagine simpatica se non fosse esposta sulla
porta della sala chirurgica del pronto soccorso di Verbania...  quanta delicatezza...

sono 4 giorni che sono a letto, senza bere e senza mangiare, una flebo da 2 litri mi alimenta e mi disseta, sarà la terza o quarta che consumo, scende lenta accompagnata dal rumore del dosatore elettrico che per forza di cose campeggia ad altezza orecchio, un rumore continuo e trapanante: zzzzzzum cric cric, zzzzzzzum cric cric... sempre, da quando sono entrato, senza un minuto di pausa!!!

mercoledì 26 ottobre 2011

SUERTE

Eccomi in viaggio per Finale, alla fine ho deciso di esserci. Compromesso: parto con la famiglia, sabato tranquillo dedicato più ad Olivia ed Ambra che alle prove. E’ giusto e soprattutto non ho proprio voglia di tirarmi nero il sabato per provare una gara che si spalma su tutto il territorio del finalese, da est ad ovest, dall’entroterra alle bellissime picchiate su di Varigotti. Finale mi accoglie già tutta agghindata da SuperEnduro, come l’ho lasciata l’ottobre scorso. Il paddock prende vita e la gente comincia a gravitare attorno ai gonfiabili, io non mi faccio prendere dalla frenesia da gara,  passeggio con le mie donne per le via del centro, shopping con Ambra, giochi e corse con Olivia,

martedì 4 ottobre 2011

TEMPO DI BILANCI

Domenica ho corso alla Superenduro di Albese, in provincia di Como. Era l'ultima prova Sprint del circuito 2011, penultima gara, prima dell'epilogo con la Pro di Finale Ligure.
Una gara brutta, sentieri atipici per una competizione, un percorso più adatto ad un'escursione e non ad essere aggredito a tutta con gli occhi spalancati, il sapore di sangue in gola e la frenesia del cronomentro. Già, proprio a quello ho pensato durante l'ora e mezza di salita per raggiungere la partenza della PS1. Tic, Tac, tic, tac... ho pensato a quanta ansia ti metteno quei secondi che passano, ho pensato al fascino del potersi misurare con i più grandi della specialità a livello nazionale e a volte internazionale, ho pensato a quanto ho fatto quest'inverno per poter arrivare alle prime gare del circuito, in primavera, in gran forma. Ho fatto un sacco di sacrifici, con Olivia da accudire durante il giorno diventava per me impossibile uscire in bici in alcune settimane.

venerdì 23 settembre 2011

...


Sembra passato un niente da quando eri piccolissima, ed in effetti è così, ma l'altro ieri per la prima volta ti ho accompagnato all'asilo e una volta dentro tu mi hai portato per mano fino alla tua aula. Non immagini quante mille violente emozioni mi hanno trafitto durante quei trenta metri.

mercoledì 21 settembre 2011

MOTTA D'AURELIO

E' qui che ogni volta capisco di vivere in un posto magnifico.
E' qui che percepisco quanto questo sport sia una parte indissolubile della mia vita.
E' qui che vorrei iniziare ogni giornata, guardando dall'alto i problemi e la gente che si affanna per risolverli.
Svegliarsi e precipitare sulla città con una discesa, da qui.

venerdì 16 settembre 2011

L'ELEGANZA DELLA FIXED

Ogni volta che apro il garage e la vedo mi affascina per la sua essenzialità, per la sua linea e pulizia. E' snella e minimalista, quasi sensuale. Non la lascio mai sporca, sarebbe un sacrilegio, sarebbe come per una donna indossare un vestito da sera per una festa importante con una patacca. Non esiste, deve essere impeccabile.
Anche questa mattina alle 6 apro il garage, è buio ma riesco a vedere qualche stella, non esito, vado sicuro verso di lei, accendo le luci a led, metto l'Ipod ed esco.

venerdì 9 settembre 2011

EARLY MORNING

Un'altra mattina con partenza al buio, un'altra alba, altri piccoli sacrifici e altre grandi soddisfazioni...  e poi i Beastie Boys a palla aiutano a passare i primi 10minuti tragici post risveglio...
senza contare che hollarsi il centro di una rotonda, a Intra, nel buio, con "Make Some Noise" che vibbra nelle orecchie, da quel senso di libertà che...  che....   è difficile spiegare...

ORME

Da un blog che mi ha ispirato un sacco di volte
http://orme-tv.splinder.com/post/18938532/VORTICOSO+PIACERE



















VORTICOSO PIACERE
Pedalare. Certo. Se volete è un'azione semplice come il camminare. Ma paragonereste un soldato che marcia con il vellutato passo di una donna? Non sia mai.
Anche una banalissima spinta sui pedali può avere mille sfumature. Trarre giovamento dal vorticoso roteare della pedivella. Soltanto chi crede in questo può probabilmente apprezzare ciò che sto per dire. La partenza è per le otto. L'imperativo è respirare almeno quattro ore ininterrotte di pedalata. Un ritmo costante e fluido ci sciolglierà qualsiasi pensiero ammalgamandolo con quell'ipnotico e piacevole movimento rotondo. Le gambe spingono sui pedali, il cuore alimenta il motore e i polmoni mantengono il contatto con il pianeta prelevando materia sotto forma di ossigeno. La testa se ne va. Si alleggerisce e parte per un volo leggero, scandito dal battito delle pedivelle. La bicicletta porta a passeggio il nostro corpo. E' un esperienza mistica. Religiosa. A volte lo sforzo ha picchi di puro piacere che dona sollievo alla carne. Siamo anestetizzati. Drogati di puro piacere fisico. Veniamo risucchiati dallo scorrere del terreno sotto alla nostre ruote. Iniziamo a vorticare anche noi. Tutto si scioglie. Non c'è peso, non c'è attrito, non c'è fatica. E' semplice pedalare. Certo.

...e ancora:

mercoledì 7 settembre 2011

IL BOSCO




Questa  mattina sono andato a pulire un sentiero, domenica organizzo una gara tra amici e sto lavorando per prepararla al meglio. Come ogni volta, saper di andare in un bosco mi rende felice, preparo gli attrezzi, li metto nello zaino, pala e rastrello e via. Arrivo in macchina alla fine del sentiero e comincio a risalire a piedi, salgo veloce con un buon passo, l'odore del bosco mi inebria, mi piace, è una mattina infrasettimanale, non c'è in giro nessuno e spero di non trovare nessuno. Salgo e arrivo al punto più alto, sono completamente sudato, non ho molto tempo e devo fare in fretta. Inizio a rastrellare una parte in pineta: il fondo delle pinete è meraviglioso, tutto pulito e composto, sembra un grosso tappeto marrone, morbido. Si cammina silenziosi, tutto è ovattato, i passi non fanno rumore.


 Muovo gli aghi di pino e l'odore di bosco sale, lo conosco bene quell'odore, conosco bene il bosco, è da quando avevo 7/8 anni che ci vado.

martedì 6 settembre 2011

APRO UN BLOG

Ho deciso di aprire un mio Blog, non so se ci scriverò, non so se lo userò, ma lo apro, poi si vedrà...
iniziamo:

Oggi è un giorno particolare, una bellissima giornata, sole, cielo limpido e nessuna nuvola, è il giorno dello sciopero generale contro la manovra del governo, sembra un pò domenica, tutti a casa e io mi godrò la giornata con la mia famiglia. Stamattina, come tante volte ormai, sveglia presto per un giro all-mountain, tutti dormono ed esco silenzioso. Giornata ideale per pedalare, 12gradi alle 7, quando chiudo il garage e salgo in sella, freddo per la mezza manica, ma parto in salita e mi scaldo subito, anzi il frizzantino dell'aria mi sveglia ed è piacevole... salgo verso Miazzina, Radiohead nell' Ipod, incontro macchine guidate da facce stanche ed assonnate che scendono verso il lavoro. Se incrocio il loro sguardo sembrano dirmi: "ma perchè non sei a casa a dormire te che puoi...". Non so ancora dove andrò, ultimanete sono un pò scazzato nel girare qui in zona, avrei voglia di qualcosa di nuovo, di un bel sentiero di alta montagna, avrei voglia di un giro di più giorni, non so, qualcosa di diverso. Ma sono qui e pedalo, salgo e non faccio fatica, la luce è splendida, il sole ancora basso e le ombre lunghe, adoro la luce della mattina


Salgo e penso a che sentiero fare in discesa, non voglio il solito,
anche se in questa zona ce n'è uno davvero bello, voglio cambiare. Pedalo, mi faccio ipnotizzare dalla ruota davanti che gira veloce e spero d'avere un'ispirazione...