mercoledì 7 settembre 2011

IL BOSCO




Questa  mattina sono andato a pulire un sentiero, domenica organizzo una gara tra amici e sto lavorando per prepararla al meglio. Come ogni volta, saper di andare in un bosco mi rende felice, preparo gli attrezzi, li metto nello zaino, pala e rastrello e via. Arrivo in macchina alla fine del sentiero e comincio a risalire a piedi, salgo veloce con un buon passo, l'odore del bosco mi inebria, mi piace, è una mattina infrasettimanale, non c'è in giro nessuno e spero di non trovare nessuno. Salgo e arrivo al punto più alto, sono completamente sudato, non ho molto tempo e devo fare in fretta. Inizio a rastrellare una parte in pineta: il fondo delle pinete è meraviglioso, tutto pulito e composto, sembra un grosso tappeto marrone, morbido. Si cammina silenziosi, tutto è ovattato, i passi non fanno rumore.


 Muovo gli aghi di pino e l'odore di bosco sale, lo conosco bene quell'odore, conosco bene il bosco, è da quando avevo 7/8 anni che ci vado.
 Andavo dietro casa in bici con la saltafoss, c'era un pistino che avevano creato i ragazzi più grandi (12enni), non sapevamo ancora cosa fosse una MTB (e non c'erano ancora...) ma già la praticavamo, e con una full! la mia era così, identica ma rossa, SpeedCross:

è da lì che ho imparato ad amare il bosco, mi piaceva scendere da quel pistino, anche se i grandi tracciavano su delle pendenze che io avevo paura ad affrontare!
Mi piacerebbe ritornarci ora sulla collina dietro casa e vedere cosa mi faceva paura allora...
Ma ritorniamo al bosco: finito la pineta mi trovo su un singletrack veloce, nel classico bosco di castagni.
pulisco, rastrello e taglio rami, faccio fatica, sudo e la maglietta è appiccicata al mio torace, fradicia.
Mi piace fermarmi ogni tanto a prendere fiato, interrompere i rumori degli attrezzi e sentire solo il bosco, cadere di colpo nell'umido silenzio delle piante, delle foglie, del terreno, mi piace in quei momenti annusare l'odore della terra appena mossa dalla pala o dal rastrello, adoro quell'odore, anche mettere le mani nude nella terra umida è una sensazione magnifica, che stiamo dimenticando. All'inizio si ha sempre un pò di diffidenza, si è un pò schizzinosi, la società moderna e asettica ci disabitua a questo, ma una volta che si è in ballo, la cosa mi piace, averla sotto le unghie, poterla stringere e manipolare, è bello! la terra dei nostri boschi è piacevole, è sempre abbastanza umida, morbida, scura e profumata.
Finito di pulire il tratto di sentiero, sono di nuovo su asfalto, vicino alla macchina, copro con uno straccio il sedile, sono sudato e impolverato, non posso sporcarla...  ecco, questo è il ritorno alla vita reale dove la terra, la polvere e lo sporco non sono graditi.
Accendo la macchina e mentre faccio manovra do un'ultima occhiata al bosco. So che ci tornerò prestissimo, in bici o a piedi, e lui sarà lì, pronto a risporcarmi, a farmi far fatica, ma anche a farmi godere e sorridere dalla felicità alla fine di una veloce discesa su quel single track pulito e fluido.
Posso andare a  trovarlo quando voglio, non è lontano da casa. Sono fortunato.


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