sabato 15 dicembre 2012

ASSENZA

E' molto che non scrivo più qua. Per ora continuo a non farlo.
Non sempre servono delle parole per esprimere qualcosa.

sabato 13 ottobre 2012

FINE STAGIONE

Sono stanco, mi sono imposto una settimana di lontananza dallo sport. E' da venerdì scorso che non tocco più la bici, lunedì inizierò di nuovo, ma ora voglio riposare.
Dopo Scopello mi è uscita un febbre sul labbro come mai avute prima. Mi succede raramente, ma quando mi capita so che sono davvero al limite.
Già Scopello... che gara! ancora adesso, a bocce ferme, non so giudicare se sia stato un bel weekend o un finesettimana negativo. Non voglio lamentarmi, visto il risultato non devo assolutamente farlo, ma non è stato un week end di quelli perfetti. Il balletto delle previsioni è iniziato già da inizio settimana: piove, non piove, diluvia, no forse è solo nuvolo... ero già stressato il giovedì. Mi sento un coglione quando inizio così presto a controllare queste cose. Tanto so che ci andrò comunque, quindi perchè stressarsi così in anticipo, potrei guardarle venerdì e stop! Invece no, di continuo, maledetti smartphone, maledeti franscesi!
Ovviamente a Scopello non poteva che essere così: sabato e domenica sotto l'acqua.

 


Il sabato ho giocato d'astuzia e partendo subito per le qualifiche, già sotto scrosci notevoli di un cielo valsesiano nerissimo, stacco il 5° tempo assoluto alle 11 del mattino alla prima discesa, riprovo subito un altro giro sfidando l'influenza sui 20minuti di seggiovia per ritornare in cima, ma niente, nonostante linee e tagli migliori ci metto 50 secondi in più. So che ho un buonissimo tempo, pochi potranno migliorare e io non ci voglio neanche provare.

giovedì 20 settembre 2012

SUICIDE TRACK

Calda domenica di settembre, mattino con Ambra, Olivia e Marcello, colazione, giochi, shopping e poi a casa per pranzo, ma io oggi mangio prima. Ho visto qualche tempo fa su di un sito che questo pomeriggio organizzano a Casorate Sempione una gara di inseguimento su pista (di atletica, su tartan) solo per bici a scatto fisso. Il nome della gara è "Suicide Track" e già mi affascina. E' tanto che mi piacerebbe toccare con mano l'ambiente delle fisse. Qualche mese fa avrei voluto andare a Novara per un'Alleycat, ma non ne ho avuto il coraggio, è un ambiente nuovo per me, e come spesso mi capita, faccio sempre un po’ fatica ad inserirmi in gruppi non conosciuti, non mi piace quella sensazione di "estraneo" che si percepisce, o che percepisco io, sono un po’ orso con chi non conosco. In più in un'Alleycat se non conosci bene la città dove si corre sei un pò tagliato fuori.  Oggi metto da parte la timidezza e parto! Ambra non mi accompagna perchè i bimbi hanno il sonnellino pomeridiano che incombe, Andre avrebbe voluto accompagnarmi per curiosare ma è improvvisamente precettato per un compleanno in montagna. Alle 12,30 sono in macchina solo con la mia Globe, le ho gonfiato le ruote che per poco non mi esplodono in faccia, le ho tolto i flat con gli straps e montato i pedali a sgancio.
Il navigatore mi porta al parcheggio del centro sportivo dove si tiene la gara. sono in ritardo ma so già che difficilmente saranno in orario gli organizzatori, me lo sento... Infatti ballo in giro dopo l'iscrizione per quasi un’ora, tempo in cui riesco a fare qualche giro di pista per provare, far pipì, bermi un caffè, tirare la catena della bici, abbassare il manubrio e capire che ci sono 2 ragazzi che hanno qualche chance in più degli altri. Due amici che continuano a girare sulla pista affiancati ad una buona velocità con bici da pista davvero belle, curatissime e leggere. Uno dei due in particolare ha un fisico adatto allo sprint, alto, robusto con gambe grosse, non definite, ma grosse.
Nei pochi giri di riscaldamento che ho fatto noto che il mio rapporto è più corto del loro, temo che questo mi penalizzerà, sicuramente finirò per esser fuori giri e magari aver ancora gamba per spingere, senza poterla usare. Spero non mi penalizzi troppo.

lunedì 4 giugno 2012

CROSS COUNTRY: TOCCATA E FUGA?

Ieri ho corso una gara di Cross Country. Dopo anni di lontananza eccomi in macchina verso Premeno con dentro una bici front in carbonio prestatami da Davide. La gara è vicino a casa e in vista del Campionato Italiano di Enduro di settimana prossima può essere un buonissimo allenamento. Il problema è che ignoro totalmente se potrò chiudere la gara con dei ritmi decenti, vado bene su un giro, non ne ho mai provato più di uno su quell'anello, oggi ne dovrò fare tre. Quindi incognita totale sulla resistenza.
Arrivo in zona partenza con la macchina e già un'ora prima del via c'è gente che pedala, gente che si spalma cremine, gambe depilate ovunque, sguardi tesi e incazzati manco si giocassero un mondiale. La voglia di tornare a casa è alta. Arriva Andre per farmi il tifo, Ambra e i piccoli sono già lì ad incitarmi. Non mi scaldo se non per il tragitto macchina/linea di partenza o poco più.


Pronti, Via! e parto a fuoco come se fosse una PS di Superenduro, sono primo, ma la partenza è in discesa :), entro nel bosco, inizia la salita ed esaltato mantengo la prima posizione alzando ulteriormente il ritmo in piedi sui pedali.

martedì 3 aprile 2012

PRIMA GARA

Lunedì. Eccomi qua stanco come una bestia, ma soddisfatto. La voglia di correre era tanta ed ero carico come una sveglia per la mia prima gara di Superenduro del 2012. Mi sono preparato bene per esordire al meglio, ho dedicato i pochi ritagli di tempo dalla famiglia per allenarmi e l'ho fatto abbastanza bene, fino alla fine, fino al giovedì precedente alla gara. Ero talmente concentrato sulla preparazione, soprattutto nelle ultime due settimane, che dopo aver lavato la bici, dopo l'ultimo allenamento stabilito, mi è salita quella tranquillità che puoi sentire solo dopo aver fatto tutto il possibile per preparare qualcosa, come se avessi studiato tutto quello che potevo prima di un esame, ero in pace con me stesso. Sapevo che da quel momento non c'era più nulla da fare se non la gara. E la cosa mi dava un'incredibile tranquillità.
C'era solo uno scoglio da oltrepassare: l'addio al celibato di un amico, fissato proprio per il sabato sera.
Anche qui mi presento determinato e riesco a bere poco, per fortuna non è una di quelle occasioni in cui si fa fatica a non bere, mi trattengo e alle 23 saluto tutti, prendendo del "ricchione" dall'80% dei presenti perchè dopo 10 min sarebbe arrivata la spogliarellista.
Andre mi segue nella "coraggiosa" scelta e strappa il mio apprezzo, tra i bisbigli biforcuti dei commensali. A mezzanotte sono a dormire, ma tra qualche risveglio notturno di Marcello e la tensione pregara riesco a dormire circa 4 ore.