martedì 14 ottobre 2014

3 IS THE MACIG NUMBER!

A 50 all'ora sono 41cm. 3 centesimi. Questo quello che mi serviva e mi è mancato per entrare nella gara finale della Red Hook. Primo degli esclusi per 3 centesimi di secondo. Difficile da digerire, difficile da dire...  difficile. Quest'anno ero più preparato dello scorso, ma non come avrei voluto. Non ho lavorato molto sulla potenza, sulla esplosività. Ma ho lavorato. E la differenza si è vista. Ci sono andato davvero vicino nonostante il livello sia cresciuto notevolmente.



 Che dire... la Red Hook è davvero una corsa incredibile in un contesto unico, con una formula adrenalinica, estremamente rischiosa, una gara spettacolare, violenta, magica e crudele. Una gara che se la vivi una sola volta, anche da spettatore, ti rimane dentro.


Ti rimane dentro per i suoi colori, per la gente che la anima e che arriva da tutto il mondo, per il rumore dei rulli, per l'odore di ganja, di birra, di scarico di generatore, per i colori e le persone che ci girano attorno. Una miscela unica che avvicina le dure sfaccettature del ciclismo con quelle della sregolatezza dell'uomo di strada: rigorosità e birra, disciplina e fumo, fatica e tattoo, velocità e musica altissima, lycra e nuove correnti alternative urbane, allenamento e streetfood, cardiofrequenzimetri e cartine. Fondono assieme per creare un circo colorato assolutamente affascinante. 
In questo momento sono deluso, molto, nonostante mi sia messo dietro 180 partenti, abbia staccato il 96º tempo e nonostante abbia raggiunto una velocità massima mai fatta prima con le mie gambe su una fissa, che sta a significare che tutto quello che potevo fare l'ho fatto.


La sconfitta fa male comunque, ma carica l'attesa della nuova stagione di maggior convinzione, di maggiore determinazione. Ora si torna alla terra. Tra 2 settimane  è Superenduro a Santa Margherita Ligure, ultima di stagione e questa volta accompagnato da un gradito ritorno alle competizioni. Verrà anche Andre, mosso da un improvviso impeto agonistico, bravo! Aspetto solo che la pioggia torrenziale si plachi per poter respirare l'odore del bosco e riallacciare i rapporti con la Rocky. Inutile dire che si punta ad un altro podio!
Alè alè!




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