lunedì 4 giugno 2012

CROSS COUNTRY: TOCCATA E FUGA?

Ieri ho corso una gara di Cross Country. Dopo anni di lontananza eccomi in macchina verso Premeno con dentro una bici front in carbonio prestatami da Davide. La gara è vicino a casa e in vista del Campionato Italiano di Enduro di settimana prossima può essere un buonissimo allenamento. Il problema è che ignoro totalmente se potrò chiudere la gara con dei ritmi decenti, vado bene su un giro, non ne ho mai provato più di uno su quell'anello, oggi ne dovrò fare tre. Quindi incognita totale sulla resistenza.
Arrivo in zona partenza con la macchina e già un'ora prima del via c'è gente che pedala, gente che si spalma cremine, gambe depilate ovunque, sguardi tesi e incazzati manco si giocassero un mondiale. La voglia di tornare a casa è alta. Arriva Andre per farmi il tifo, Ambra e i piccoli sono già lì ad incitarmi. Non mi scaldo se non per il tragitto macchina/linea di partenza o poco più.


Pronti, Via! e parto a fuoco come se fosse una PS di Superenduro, sono primo, ma la partenza è in discesa :), entro nel bosco, inizia la salita ed esaltato mantengo la prima posizione alzando ulteriormente il ritmo in piedi sui pedali.
So che la pagherò cara questa sboronaggine!! Mi giro e ne vedo solo uno attaccato. Seconda salita e quell’uno mi passa, tento di stargli a ruota ma va via. Lo sapevo, è già finito il momento di gloria. Discesa,  lo riprendo, altra salita corta prima di una discesa un pò tecnica, mi alzo sui pedali esco sullo sporco e con uno scatto lo sorpasso pulito, gli sto a mezzo metro dal fianco, nonostante ciò l'inferocito in lycra mi urla qualcosa da incazzato. Ma che bell'ambiente! Tutti amici! Si va in giù, una curva e non lo sento più.
Purtroppo per me le discese qui sono cortissime, è un susseguirsi di sali scendi continui ed impegnativi, quindi l'attillato mi riprende e sulla salita più lunga va via, mi prende anche il 3°, ci lotto per un bel pò, anche qui stessa storia: in su va via, in giù lo riprendo, ma tengo duro, in salita quando mi affianca cerco di farmi vedere rilassato, energico e tranquillo, in realtà sto morendo dentro! ma non lo mollo e piano piano, discesina dopo discesina, guadagno sempre di più. In piano e in salita do tutto, a metà gara son "in bambola” completa, penso di non arrivare alla fine, mi giro e il 3° non lo vedo più, neanche nei lunghi rettilinei.


Calo il ritmo e recupero un pò, arrivo al terzo giro e ne ho ancora, riprendo a tirare a ruota di uno di un'altra categoria che mi ha ripreso, mi tira il collo ma so che se lo tengo metto al sicuro la mai seconda posizione. La gamba al terzo giro va meglio che al secondo. Mentre pedalo penso alle bici da XC: fanno troppo cagare! Mi gioco un jolly spaventoso su un pezzo veloce e troppo divertente per tirare i freni, ma evidentemente la parola divertimento con questi mezzi non si sposa per niente: 20mt fuori controllo con pedate a terra, frasche in faccia, cristi e madonne. Quasi finisco la gara contro un albero. Mi calmo e riparto più "tranquillo", inizia a piovere e decido di non rischiare più in discesa. Dietro non compare nessuno, tiro i remi in barca e arrivo al traguardo.
2° di categoria e 9° assoluto.
Premiazione: mi chiamano e vedo il primo della mia categoria che mi aspetta con la stessa espressione della facce che giravano al mattino, mi squadra di traverso scuro in volto, incrocio il suo sguardo sorridendo, ma non sembra voler dare la mano. Va beh, mi metto al suo fianco, chiamano il terzo e sembra la copia del primo, niente mano niente complimenti reciproci, mi vien ancora più da ridere dentro, ma mi adeguo e sto serio anch'io...


Bilancio:
La gara mi è piaciuta, sono stato bene e mi sembra d'averla gestita al meglio. Ho riscoperto il piacere dimenticato del "corpo a corpo psicologico", osservare l'altro, tenerlo, passarlo, non fargli vedere la tua fatica, temere il suo rientro, agonizzare per la sua fuga. Tutti questi aspetti, questi piccoli tatticismi mi mancano nell'Enduro, lì lo sforzo mentale c'è, ma finalizzato a gestire la propria prestazione e il proprio controllo. Mi manca il contatto e la lotta diretta con gli altri e ieri mi sono divertito un sacco.
Peccato per il clima che si respira. Atteggiamenti da World Cup per la gara del quartierino.

3 commenti:

  1. 'mentre pedalo penso alle bici da xc: fanno troppo cagare!' hahahahahahha bellissima
    Grande Ale sei il numero uno, gli altri galleggiano nella mediocrità.

    Lo zio dopo Pogno in cui spaccherà, ha messo in programma la 6h Urcis a ottobre...

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  2. Grazie Zio! Onorato.
    Questo tuo programma mi suona un pò come l'acquisto di una 29...

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  3. mentre leggevo pensavo alle bici da 29: fanno troppo cagare!
    quindi sto sondando per una antiquata 26 da spendere poco... All'Urcis ci vado sicuro, probabile che facciano la semi notturna; vedo come va...

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