sabato 13 ottobre 2012

FINE STAGIONE

Sono stanco, mi sono imposto una settimana di lontananza dallo sport. E' da venerdì scorso che non tocco più la bici, lunedì inizierò di nuovo, ma ora voglio riposare.
Dopo Scopello mi è uscita un febbre sul labbro come mai avute prima. Mi succede raramente, ma quando mi capita so che sono davvero al limite.
Già Scopello... che gara! ancora adesso, a bocce ferme, non so giudicare se sia stato un bel weekend o un finesettimana negativo. Non voglio lamentarmi, visto il risultato non devo assolutamente farlo, ma non è stato un week end di quelli perfetti. Il balletto delle previsioni è iniziato già da inizio settimana: piove, non piove, diluvia, no forse è solo nuvolo... ero già stressato il giovedì. Mi sento un coglione quando inizio così presto a controllare queste cose. Tanto so che ci andrò comunque, quindi perchè stressarsi così in anticipo, potrei guardarle venerdì e stop! Invece no, di continuo, maledetti smartphone, maledeti franscesi!
Ovviamente a Scopello non poteva che essere così: sabato e domenica sotto l'acqua.

 


Il sabato ho giocato d'astuzia e partendo subito per le qualifiche, già sotto scrosci notevoli di un cielo valsesiano nerissimo, stacco il 5° tempo assoluto alle 11 del mattino alla prima discesa, riprovo subito un altro giro sfidando l'influenza sui 20minuti di seggiovia per ritornare in cima, ma niente, nonostante linee e tagli migliori ci metto 50 secondi in più. So che ho un buonissimo tempo, pochi potranno migliorare e io non ci voglio neanche provare.

 
Odio il fango e non trovo altre motivazioni per girarci ancora sopra. Lavo la bici, mi lavo e torno di corsa a casa.
Nel pomeriggio costruisco case, castelli, motoscafi ed elicotteri con i Duplo, ogni tanto guardo fuori dalla finestra e vedo l'acqua scendere forte, mi rincuora essere al caldo in salotto con Ambra, Olivia e Marcello, mentre immagino gli altri scender nel fango per cercar di migliorarsi.
Per domenica le previsioni danno un miglioramento. Al suono della sveglia spero dentro di me che il cielo dietro la finestra sia per lo meno sfumato di azzurro. Niente: grigio, nubi basse e pioggia.
Salgo in macchina con quella brutta sensazione di DOVERE partire perchè ho un buon tempo, ma per tutto il viaggio mi chiedo se sia possibile dover correre in queste condizioni su una pista da sempre temuta come Mera (anche se non è la DH).
Continuando con gli interrogativi che mi rodono dentro arrivo al parcheggio di Scopello. Controllo quanti mi sono passati davanti nelle qualifiche del pomeriggio precedente: 9° assoluto. Gomma da fango anche dietro, mi cambio e via: su per i 20minuti di doccia mattutina a 12gradi. La bella foto di Wragg mi ripaga di quella tortura...


In seggiovia assumo una posizione fetale per stare più caldo e avendo la testa che guarda in basso mi faccio ipnotizzare dalla vegetazione ancora verde che mi scorre silenziosa sotto, fradicia dal diluvio notturno, fa salire fino a me un odore di bosco inebriante. Apro le narici e me ne riempio i polmoni. Cerco di convincermi che anche sotto l'acqua il bosco è magnifico, cerco di essere più positivo possibile, ma non è da me, in questo condizioni mi abbatto sempre; infatti subito dopo guardo l'ora e faccio un breve conto di quando finirà il tutto. Le ore in cui il mio culo sarà fradicio e avrò terra anche tra i denti sono troppe per esser positivo! Mi abbatto.
Durante l'attesa per l'allineamento la pioggia cessa un poco, ma ormai non cambia nulla.
Sono in griglia, dietro di me, poco più a destra della mia ruota, c'è Fontana. La cosa mi rallegra ma mi inquieta nello stesso momento, lui non vorrà altro che torgliersi da questa massa di discesisti che non pedalano un cazzo e io son lì davanti.
Cinque secondi. Cerco si stare in surplace ma sono teso e ballo un pò, fisso la bandierina della Vibram proprio davanti al mio casco, secondi lunghissimi con tutto il gruppo in un  silenzio irreale, sento il via e spingo, poi urli e versi vari "Falsa!" "Fermi!" "No No!" mi guardo attorno ma tutti pedalano ancora, non mi fermo e continuo nell'incertezza generale, ma purtroppo è "falsa partenza". Tutti indierto, di nuovo in griglia, di nuovo Fontana dietro di me.
 

Ancora più tesi di prima si riparte. Non esco benissimo dalla griglia e mi tocca sgomitare con uno del Cico un pò brutalmente, finisco il lungo rettilineo di lancio attorno alla decima posizione. Da lì in poi sopravvivo al tracciato, con delle paure sulle parti più brutte che mai avrei voluto provare... se tutto fosse stato asciutto mi sarei divertito un sacco, invece no! Mi ritrovo a guidare in un mare di fango nella disperata ricerca di qualche centimetro ti terra ed erba che dia quella illusione di maggior grip fuori dalle linee solcate il giorno prima. Che merda il fango! Chiudo senza grossi errori e soprattutto senza cadute la prima discesa in 12° posizione, sono contentissimo!
 
 

Nella parte finale ho riconosciuto la voce di Seba dei "Lupi" con altri sui soci che mi facevano un tifo eccezionale. Che bello! Son contento siano venuti a vedere la gara. Infatti di li a poco passano dalla mia macchina a salutarmi. Sempre grandi i "Lupi"!!
Mangio qualcosa e riparto subito in seggiovia. In cima esce il sole e forse è peggio, il fango asciuga e diventerà colloso, sarà un inferno. Pronti, Via! Parto alla grande e spingo tutto quello che ho, mi guardo attorno dopo i primi 100mt e vedo pochi caschi, alzo lo sguardo, e conto: uno Sottocornola, due Fregona, tre Orbassano...  cazzo son quarto! Testa bassa e giù secco sui pedali, tengo la posizione ancora per un pò, poi sulla prima salita mi passa un blocco colorato indefinito, tra cui Ducci, Fontana e altri... sono già contentissimo così!

Il resto della discesa è tremendo, si scivola ancora di più della prima, in alcuni punti non capisco e non so caso fare, ma lascio andare e mi va tutto bene, solo poco dopo la metà scivolo malamente, da lì in poi divento rigido e ho il doppio della paura nei pezzi più brutti. In una contropendaza ripida e scivolosissima mi trovo davanti all'improvviso un paletto abbattuto, tondo e con la fettuccia attaccata, proprio in linea sulla ruota anteriore, senza la possibilità di frenare o correggere chiudo gli occhi e lo prendo in pieno, di taglio, li riapro e non sono caduto, non so davvero come. Poi ho saputo e visto dai video che era stato tirato giù da Sottocornola in un dritto al suo passaggio. Sudo freddo e proseguo tesissimo, ma dove riesco e posso mollo e pedalo il più possibile.
Chiudo ancora al 12° assoluto, che preciso!
Tolgo per l'ennesima volta il fango dalla bici e mi lavo. Torno dalla doccia e già ci sono le classifiche: secondo! Sono secondo di categoria! Cazzo è la prima volta che riesco a salire sul secondo gradino del podio, sono strafelice e soddisfatto!
 

Rido dentro, di brutto, ma ancora una volta, oggi più che mai, mi sarebbe piaciuto poter abbracciare la mia famiglia in questi istanti.
Mi godo il podio, la premiazione e le foto di rito. Scendo dal palco, saluto gli amici e salgo in macchina al volo,  non è tardi ma mi fiondo a casa per abbracciarli. Mi mancano un casino.
Il lunedì mi sveglio con un labbro gonfio e pulsante, stanchissimo, più dallo stress e dalla tensione che dal effettivo sforzo fisico. Ma come un coglione il mercoledì mi sparo 14km di corsa in montagna perchè la domenica successiva vorrei farmi una granfondo podistica di 19km con un migliaio di metri di dislivello. Per fortuna la ragione, inspiegabilmente mi fulmina a due giorni dalla gara: venerdì decido di non partire. Avrei potuto morire a metà. Mi rimane solo la gara della nostra Scuola di MTB da organizzare il sabato, poi potrò riposare. Lo stress per sopportare i genitori frustrati ed invasati dei bimbi crosscountrysti  mi mette a durissima prova, ma ne esco indenne e senza segni di schizzofrenia apparenti. Anche questo è un successo! E poi siamo riusciti ad organizzare senza intoppi una MiniEnduro di 3 prove speciali per bimbi dai 5 ai 12anni. Ne sono contento! E' stata per loro una gara insolita e nuova, speriamo che serva a fargli abbandonare l'XC!
Nessun'altro impegno quindi, a parte l'ultima lezione del corso MTB della nostra Scuola; il calendario superenduro prevede l'appuntamento di fine stagione a cui non son mai mancato. Ma quest'anno a Finale Ligure non andrò, non ne ho proprio voglia. Si dice che ci saranno più prove già il sabato, il che vorrebbe dire dover scendere a provare almeno venerdì stancandosi non poco per il sabato. Provare il giovedì? 4giorni per una gara? Nooo…. Le PRO stanno prendendo una direzione un po’ troppo professionistica. Comincia a non esser più gestibile una cosa del genere. E' un peccato.
Ora spero solo in qualche bella giornata tersa per poter correre o pedalare tra i colori autunnali, prima del lungo, grigio e freddo inverno, con un pensiero a chi è in Brasile e si prepara all'estate, a chi va via ma lascia il cuore qua.
Buona fortuna Andre!

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