Eri una donna piccola piccola ma con una forza enorme, e l'hai dimostrato ancora una volta nei tuoi ultimi giorni in ospedale, hai lottato con una forza gigantesca come le montagne, quelle montagne ruvide che ti hanno visto nascere e crescere, che ti hanno visto lavorare durissimo fin da piccina, quelle vette severe e spoglie hanno fatto da cornice a una vita aspra e a un destino severo, troppo severo. Dei tuoi incredibili racconti ho sempre ammirato il coraggio e la forza nel voler cambiare quel destino, in tempi non certo facili. Da quella vita sei riuscita a scappare per fartene un'altra, sempre difficile, ma che probabilmente tu avevi scelto. Avevi occhi azzurri profondi, a cui ho sempre invidiato la luce, occhi piccoli, ma se ci sapevi guardare dentro riuscivi a vedere la vitalità intensa di quelle pupille, quel luccichio, quella profondità di chi ha visto molte cose belle e brutte, ma molte ne vorrebbe ancora vedere. Hai vissuto fino all'ultimo libera, fino a dieci giorni dai tuoi 100 anni nella tua casa, da sola, ma mai sola, cercando sempre di essere più autonoma e indipendente possibile.
Eri forte nonna, eri una donna che mi ha ispirato, poche parole e
tanti fatti, a cui sento di volere ancora un gran bene. Sono orgoglioso di
avere nelle mie vene parte del tuo sangue, ne vado fiero, e spero che la
caparbietà e la forza che metto ogni giorno nel raggiungere i miei obiettivi,
le mie vette, rendano merito a quello che tu sei stata per me, per i tuoi figli
e i tuoi nipoti.
Te ne sei voluta andare proprio nei giorni in cui, per un gioco del
destino, si susseguono e si sovrappongo ricorrenze di nascite nella nostra
famiglia: la tua e quella di tua figlia nello stesso giorno e quella di mio
figlio il giorno successivo. Ci hai voluto insegnare silenziosamente che la
morte non è altro che un processo naturale legato indissolubilmente alla
nascita e viceversa, come il naturale ciclo della vita, come il naturale
susseguirsi delle generazioni. Tutto ha un inizio e una fine, ma ad ogni fine c’è
sempre un nuovo inizio, una nuova partenza, una nuova vita.
Ciao Nonna Emilia!
Bellissime parole, un abbraccio Ale.
RispondiEliminaBellissima davvero! Mi ha ricordato la mia nonna...
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